Sono ormai per fortuna molte le Cantine che, oltre a lavorare per la qualità nella produzione di vini, si impegnano con progetti concreti per la tutela dell’ambiente.

Tra queste un plauso meritano le aziende agricole che lavorano in vigna con la massima attenzione all’ambiente, al suolo, alle piante e quindi al prodotto finale.

A volte però le belle notizie arrivano anche dai grandi. È il caso di Cantina di Soave, una realtà con grandi numeri, 7 cantine e esportazioni in 50 paesi del mondo, che consapevole dei suoi impatti non si sottrae alla responsabilità ambientali delle proprie scelte.

La casa vitivinicola veronese, che festeggia quest’anno i 120 anni di attività, ha mostrato sensibilità alle tematiche del risparmio energetico, dal punto di vista produttivo, infatti, l’azienda si è dotata di nuove attrezzature e impianti al fine di diminuire i consumi di energia, per cercare di migliorare ogni anno le proprie prestazioni ed essere sempre più sostenibile.

Da uno studio interno all’azienda abbiamo appreso che negli ultimi tre anni, Cantina di Soave ha riciclato 62 tonnellate di carta siliconata, risparmiando energia per 2.738.100 MJ, energia sufficiente – ha dichiarato – ad illuminare la Torre Eiffel per 15 anni! Questa la grafica pubblicata dall’azienda.

Il risultato si è ottenuto grazie alla collaborazione con l’azienda UPM Raflatac.

Sappiamo che per produrre una bottiglia di vino si generano infatti degli scarti: ad esempio i supporti in carta siliconata delle etichette autoadesive. Tali rivestimenti fino a poco tempo fa risultavano difficilmente recuperabili ora invece, grazie al progetto RafCycle, è possibile riciclare questi scarti della filiera in nuova carta (nel caso descritto, prodotta dalle cartiere Upm). In questo modo il rivestimento non viene smaltito come un rifiuto, ma può avere una nuova vita, può essere riutilizzato per altri scopi.

Siamo d’accordo con quanto dichiarato dal direttore di Cantina: “un gesto apparentemente di poco conto come quello di non buttare via un supporto in carta siliconata, ma di riciclarlo, equivale invece, su larga scala, a risparmiare una quantità significativa di energia. È un modo intelligente di utilizzare i materiali e le risorse”.

Riciclando, quindi evitando di mandare in discarica, queste 62 tonnellate di rifiuti, la Cantina di Soave ha risparmiato un grande quantitativo di energia e non ha appesantito l’ambiente di tutti noi!