I vini da consumare in tempi brevi possono essere conservati in bottiglie di vetro trasparente, mentre quelli adatti all’invecchiamento debbono essere protetti dal vetro scuro.

Ecco le principali tipologie:

La prima bottiglia è la champagnotta, caratterizzata dal vetro spesso e dal fondo pronunciato, utilizzata per vini con presenza di anidride carbonica come gli spumanti.
La seconda è la champagnotta prestige cuvée, destinata in genere a prodotti di particolare prestigio e classe, come grandi champagne, spumanti e millesimati.
La terza è la borgognona o borgognotta, originaria della Borgogna, utilizzata per vini bianchi e rossi; la spalla un po’ pronunciata torna utile per ostacolare la fuoriuscita di eventuali depositi quando si decanta il vino.

Formati delle bottiglie, Champagnotta, Borgognona

Champagnotta, Champagnotta Prestige Cuvée, Borgognona.

Formati delle bottiglie Alsaziana Renana Anfora

Alsaziana, Renana, Anfora.

La quarta è l’alsaziana, originaria dell’Alsazia, che ospita quasi esclusivamente vini bianchi.
La quinta è la renana, usata in prevalenza per vini bianchi. Come per l’alsaziana, la mancanza di spalla in prossimità del collo è in funzione del fatto che le tipologie di vino per cui viene utilizzata non prevedono la formazione di depositi sul fondo.
La sesta è la bottiglia ad anfora, tipica della Provenza, frequentemente usata in Italia per vini bianchi marchigiani a base Verdicchio (es: la Titulum della Fazi-Battaglia).

La settima è la bordolese, originaria di Bordeaux, la bottiglia forse più usata in assoluto, sia per i rossi che per i bianchi; la spalla molto pronunciata torna utile per ostacolare la fuoriuscita di eventuali depositi quando si decanta il vino.
L’ottava è la bordolese a spalla alta o anche bordolese golia, ed è una versione usata per bianchi e rossi di maggior pregio ovvero per la prima etichetta dell’azienda.
La nona è l’albeisa, originaria delle Langhe, impiegata quasi esclusivamente per vini rossi, Barolo e Barbaresco su tutti.

Formati delle bottiglie Albeisa

Bordolese, Bordolese a spalla alta, Albeisa.

Formati delle bottiglie Pulcinella Porto

Pulcianella.

La decima è la pulcianella, tradizionalmente legata al vino Orvieto. Attualmente è scarsamente utilizzata in Italia tranne che per alcuni vini passiti liquorosi della Locride, ma è tipica degli Armagnac in Francia e soprattutto legata alle produzioni portoghesi come Mateus e Vinho Verde.
L’undicesima e la dodicesima hanno ormai legato, salvo piccole modifiche, la propria fisionomia al nostro Marsala e al Porto.